domenica 29 dicembre 2019

#33 La sintesi finale

La descrizione di un oggetto inizia dai suoi nomi, che lo rappresentano e lo definiscono (nuvola dei nomi), e dalla definizione della sua evoluzione, delle forme, della tassonomia e della sua anatomia
Da ciò è iniziata anche la mia descrizione della pignatta in tutte le sue sfaccettature. 
Ho definito le specifiche di progetto di un museo (immaginario) della pignatta, nel quale ho ipotizzato una suddivisione delle sale basata sulle suddette categorie e ho immaginato di dedicare anche dello spazio alla dimensione dei materiali, che non si ferma alle diverse strutture e composizioni che la pignatta può assumere, ma è strettamente connessa alla scienza e la tecnica della cosa, che analizza il materiale che costituisce la pignatta dal punto di vista chimico-fisico, ne descrive le caratteristiche meccaniche e i processi di produzione.
La pignatta, la cui comparsa nella vita dell'uomo risale ad un'epoca remota, come testimoniano i reperti appartenenti al neolitico, potrebbe sembrare un oggetto ordinario, presente nelle nostre case come mero strumento di cottura, ma in seguito ad un'attenta ricerca ho individuato i legami con dimensioni che potrebbero sembrare totalmente sconnesse, ma che invece sono intrinsecamente correlate alla "cosa".
In primo luogo, i legami della pignatta con l'arte sono innumerevoli: spaziano dalla musica alle opere pittoriche e ceramiche, passando per i fumetti e le pellicole cinematografiche. Non manca la presenza della cosa nei francobolli di culture e Paesi diversi.
In letteratura, la pignatta è citata in celebri opere, per esempio nel romanzo di Miguel de Cervantes Saavedra, Don Chisciotte della Mancia.
Numerosi sono anche i proverbi, legati perlopiù al mondo della cucina: la pignatta è infatti usata per la realizzazione di piatti e ricette di varie regioni.
Non mancano i collegamenti con le dimensioni più fantasiose e inaspettate: il legame tra la pignatta e i numeri (per esempio nella smorfia napoletana), le azioni (i verbi propri della cosa), lo spot in cui ho identificato un protagonista, senza tralasciare il simbolismo, inteso come significato religioso, ma anche presenza della "cosa" nei marchi di importanti aziende.
Passato e futuro sono rappresentati dai brevetti, sia "tradizionali" che innovativi, e l'evoluzione che ho immaginato per la pignatta, secondo una personale visione fantascientifica.
Nel blog è poi presente una mappa concettuale che collega tra loro le idee, le categorie concettuali, connesse alla pignatta. Vi è infine un abbecedario che ad ogni lettera dell'alfabeto associa delle parole o nomi (marchi, inventori, materiali) che cercano di coprire tutte le dimensioni della cosa.

martedì 17 dicembre 2019

#32 Le azioni della cosa

Quali sono le azioni legate alla pignatta? Se pensiamo a questo oggetto, quali verbi fa riaffiorare alla mente?
Ecco un elenco dei miei verbi:

per la pignatta di terracotta
  • Cucinare
  • Bollire
  • Conservare
  • Quantificare: "Per metonimia, la quantità di cibo o d’altro che è o può essere contenuta in una pignatta: una p. di fagioli.", dizionario Treccani.
Per la pignatta di carta crespa, o pentolaccia
  • Rompere
  • Festeggiare

venerdì 13 dicembre 2019

#31 L'ABC della cosa

L'ABBECEDARIO DELLA PIGNATTA

A come argilla
L'argilla è il materiale utilizzato per la produzione della pignatta.

B come bastone
Nel gioco della pentolaccia, si usa un bastone per rompere l'involucro e far cadere i dolci e le caramelle.

C come ceramica
La pignatta è anche realizzata in ceramica.

D come dolciumi
Dolci e caramelle sono solitamente contenuti nella pentolaccia di carta crespa.

E come essiccamento
Una fase importante nella produzione della pignatta è l'essiccamento dell'argilla, che fa sì che il pezzo non si rompa in fase di cottura.

F come fuoco
La cottura degli alimenti per mezzo della pignatta avviene accanto al fuoco che arde nel camino.

G come Grecia
Un particolare tipo di vaso panciuto con coperchio è il lebes gamikos greco.

H come Hoffmann
Forno utilizzato per la cottura di oggetti in terracotta.

I come induzione
Una versione moderna della pignatta prevede il suo utilizzo su piani cottura ad induzione.

J come Javier
Javier Guzman, inventore della pentolaccia per feste con meccanismo che la rende riutilizzabile.

K come Kinder
Azienda che dal 2019 produce pignatte di carnevale di carta contenenti prodotti dolciari dell'azienda stessa.

L come legumi
I legumi sono gli alimenti maggiormente cotti nella pignatta.

M come Maya
La popolazione Maya fu tra le prime ad utilizzare la pignatta durante le celebrazioni religiose.

N come nozze
Il lebes gamikos o lebes nuziale greco è una ceramica antica che veniva utilizzata durante il rito nuziale, dalla forma che ricorda quella di una pignatta con coperchio.

O come olla
Vaso panciuto e dotato di coperchio utilizzato dai Romani per cuocere le vivande o conservare i cibi.

P come polpo
Il polpo in pignatta è tra i più celebri piatti della tradizione salentina.

Q come quarzo
La terracotta è solitamente composta da argilla, feldspati, silice, quarzo, ossidi di ferro e alluminio.

R come ricette
La pignatta è uno strumento usato per la realizzazione di numerose ricette.

S come smalto
In seguito alla cottura in forno, la pignatta è rivestita da uno speciale smalto che protegge il pezzo dall'usura e ne facilita la pulitura.

T come terracotta
Materiale che caratterizza la pignatta serratese.

U come utensile
La pignatta è un utensile da cucina.

V come vasellame
La pignatta rientra nella dimensione del vasellame da cucina.

W come Wald
Azienda produttrice di pentole in Kergrès, un "composto di argille pregiate, cotte ad alta temperatura".

X come Xu
Wen-Wei Xu ha inventato un innovativo coperchio per pentole.

Y come Yang
Yang Jixiang, inventore della pignatta in argilla per piano cottura a induzione.

Z come zuppa
Tra le vivande che possiamo cuocere nella pignatta troviamo anche la zuppa.

mercoledì 11 dicembre 2019

#30 La scienza e la tecnica della cosa

La pignatta è presente nella dimensione della scienza dei materiali.
Il materiale utilizzato per la produzione delle pignatte, duttile prima della cottura e rigido al termine della lavorazione, è inorganico, non metallico. Contiene ossido di ferro, che dona alla pignatta il caratteristico colore tra l'arancio e il marrone, migliora la resistenza meccanica, contribuisce alla vetrificazione e riduce la porosità.
La terracotta è stata fin dall'antichità un materiale molto utilizzato per la produzione di vasi, utensili e oggetti di diverso tipo, grazie alla sua facile modellazione. La sua produzione è ovviamente migliorata nel tempo, ma i principi base sono quelli utilizzati nei secoli passati. L'argilla scelta per la realizzazione delle pignatte (o in generale degli oggetti in terracotta) è sottoposta a stagionatura per migliorare la plasticità del materiale. Dopo aver creato un impasto mediante l'aggiunta di acqua, la lavorazione può avvenire manualmente o si può avere il supporto della tecnica tramite l'utilizzo di un tornio. L'oggetto deve essere poi essiccato, rivestito con speciali smalti e cotto in un forno ad una temperatura di circa 900°/1000° C. A questo punto avviene la modifica delle proprietà chimico-fisiche del materiale che fa sì che l'oggetto assuma la durezza desiderata.

#29 I numeri della cosa

Le relazioni della cosa con i numeri

2 - I manici
1000 - La temperatura, in gradi centigradi, di cottura della terracotta

Nella smorfia napoletana
- Il vaso di creta
10 - I fagioli
20 - La festa
38 - Le bastonate
49 - La carne
68 - La zuppa

#28 Il protagonista della cosa


La protagonista della cosa è l'attrice che interpreta il ruolo della madre nello spot pubblicitario della Pentolaccia Kinder di carnevale.

#27 Il museo della cosa

Il museo della pignatta

Quale aspetto avrebbe il "museo della pignatta", se esistesse?
Se fosse progettato da me, sarebbe così suddiviso:
nella prima sala, all'ingresso del museo, esporrei la pignatta serratese, in terracotta, e ne descriverei le tecniche di produzione e un breve elenco di ciò che viene cucinato con questo strumento, con una lista di ricette suddivise per regione.
Nella seconda sala illustrerei la tassonomia della pignatta e ne esporrei esempi di diverse forme e materiali.
Nelle sale successive dividerei le versioni moderne della pignatta, come ad esempio la pentolaccia di carta crespa riempita di dolciumi usata nelle feste, da quelle risalenti ad un'epoca remota: la pignatta azteca e maya in argilla e quella in ceramica dell'antica Grecia.
Dedicherei uno spazio anche alla pignatta nella cultura orientale, in particolare all'uso che ne viene fatto in Cina durante la celebrazione del capodanno.
Infine, in un'ultima sala, realizzerei un'esposizione di ceramica africana e nello specifico le pignatte, o più in generale le pentole di terracotta, utilizzate e prodotte artigianalmente in Tanzania.

martedì 3 dicembre 2019

#26 La cosa sui francobolli

Immagine tratta da sgaialand.it

Su un francobollo da 0,95 euro compare la pignatta in terracotta contenente un tipico piatto della tradizione vicentina, il Bacalà alla Vicentina per l'appunto.
Paese: Italia
Anno di emissione:2017

Immagine tratta da 2stamps.com

In una serie di francobolli dedicati alla produzione artigianale di pentole in terracotta ritroviamo la pignatta con coperchio.
Paese: Tanzania
Anno di emissione: 1985

Una pignatta in ceramica è presente in un francobollo del 1973, affiancata da un piatto, anch'esso in ceramica, e una tovaglia tipica della tradizione locale.
Paese: Romania
Anno di emissione: 1973

#25 La cosa a casa

La pignatta nelle nostre case


La pignatta è una pentola, solitamente in terracotta, utilizzata per la lunga cottura di legumi. Il suo utilizzo non si limita però alla cottura di ceci, fagioli e lenticchie: le ricette che prevedono l'uso di questo strumento da cucina sono numerose e variegate, comprendono piatti elaborati a base di carne o polpo e variano da regione a regione. Essa è utilizzata in particolare sfruttando il calore del fuoco che arde nei camini. Trova la sua collocazione in cucina: è un oggetto facile da reperire in casa, soprattutto in regioni come la Calabria, Puglia e Basilicata, dove viene usata per i suddetti scopi.


lunedì 25 novembre 2019

#24 La cosa nel cinema


  • Taron e la pentola magica
Immagine tratta da blendervideomusic.it

Titolo originale: The Black Cauldron
Regia: Ted Berman e Richard Rich
Anno di produzione: 1985

La pentola è l'oggetto intorno al quale è incentrato il film d'animazione prodotto dalla Walt Disney Company, Taron e la pentola magica.
  • Asterix e il segreto della pozione magica
    Immagine tratta da sala-arena.it
Regia: Louis Clichy e Alexandre Astier
Anno di produzione: 2018

Una pentola in cui bolle la celebre pozione del druido Panoramix si trova sulla locandina del film Asterix e il segreto della pozione magica.
  • Amore, cucina e curry
Immagine tratta da onda cinema.it

Titolo originale: The Hundred-Foot Journey
Regia: Lasse Hallström
Anno di produzione: 2014

In una scena del film Amore, cucina e curry vediamo delle pentole di terracotta poste su un tavolo.

domenica 24 novembre 2019

#23 La cosa nella letteratura

Don Chisciotte della Mancia, Miguel de Cervantes
In diversi capitoli dell'opera di Miguel de Cervantes, "Don Chisciotte della Mancia", troviamo numerosi riferimenti alla cosa, la pignatta.

Capitolo XVII, pagina 146

Fatto questo, volle egli sperimentare la virtù di quel balsamo, da lui immaginato prezioso, e trangugiò gran parte di quello che non potendo capire nel vasetto di stagno restava nella pignatta dove l’avea composto; forse un mezzo boccale. [...] Sancio Panza, ascrivendo egli pure a prodigio il miglioramento del suo padrone, lo pregò che gli desse quello ch’era rimasto nella pignatta, e che non era poco. Glielo concesse don Chisciotte di buona voglia, e Sancio presa tosto la pignatta con ambe le mani, con buona fede e con migliore disposizione, vi avvicinò la bocca, ed ingoiò quanto vi si trovava.

Capitolo LXII, pagina 562

- Io - disse don Chisciotte - ne so un pochino di toscano e mi dò vanto di cantare qualche stanza dell’Ariosto. Ma mi dica vossignoria, signor mio, (e non dico questo perch’io voglia saggiare il suo ingegno, ma per curiosità e nient’altro): ha mai trovato nominata, nello scrivere, qualche volta la parola pignatta?

- Sì, molte volte - rispose l’autore.

- E come la traduce vossignoria in castigliano? - domandò don Chisciotte.

- Come dovevo tradurla - replicò l’autore - se non dicendo olla?

- Perdinci - disse don Chisciotte, - come è avanti vossignoria nella lingua toscana!


#22 La cosa nei fumetti

Ritroviamo la pignatta nelle vignette di alcuni fumetti:

  • Dodo & Cocco
Immagine tratta da poochieandotherfriends.it

La pignatta, intesa come pentolaccia, è presente nel fumetto Dodo & Cocco di Giovanni Boselli (pagina 82 de Il Giornalino numero 6 del 1989).
  • Le leonesse di Monteleone


Immagine tratta da comiccargoteam.blogspot.com


Nelle vignette delle pagine 23, 24 e 25 del fumetto Le leonesse di Monteleone (volume dodicesimo, collana MIDI-Fumetti per il Sud, 5 agosto 2017), di Marco Gastoni e Luciano Ceglia, pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno, ritroviamo la pignatta di terracotta.

sabato 16 novembre 2019

#21 La cosa nella musica

Pignatte, Gio Evan

Testo
Gaia apre le persone con gli occhi
Ci guarda dentro e pignatte
E non ho detto mica niente
La differenza tra lo zucchero e il vuoto
Ti chiama anche senza motivo
Mi dice "Nulla, davvero nulla, ma ti pensavo"
Un sabato, Baggio, uno sguardo che invita all'alba
Con te la penso come per Joseph Proudhon
Una pizza, una siga, un tramonto, un vino
Con te mi va di fare il semplice
Caramelle gli uomini son caramelle
Caramelle gli uomini son caramelle
Caramelle gli uomini son caramelle
Caramelle gli uomini son caramelle
E non mi importa del tuo odio
E non mi importa delle guerre
Che se guardi bene gli uomini son caramelle
Che se guardi bene gli uomini son caramelle
Che se guardi bene gli uomini son caramelle
Non ha i tacchi ma quando passa si sente
Il tempo del vento, il tempo del mare, il tempo che sento
Dice "Che bello questo prato"
Dice "Che bella 'sta montagna"
E poco dopo spegne il cellulare
Si slaccia la gonna e pensa un poco al vento
Amore che vieni se vai fallo più lento
Vive con la testa bassa ma l'alza al tramonto
Amore che vieni se vai, non te ne andare dai
Non mi chiede lo spot, si siede e si guarda dentro
E conferma la mia tesi e mi convinco
Mi dice "Se guardi bene ogni cosa ha un'ape"
Mi dice "Se guardi bene ogni cosa ha il miele"
L'inverno vai tranquillo tanto viene
La primavera no, se la vuoi è un tuo dovere
Caramelle gli uomini son caramelle
Caramelle gli uomini son caramelle
Caramelle gli uomini son caramelle
Caramelle gli uomini son caramelle
E non mi importa del tuo odio
E non mi importa delle guerre
Che se guardi bene gli uomini son caramelle
Che se guardi bene gli uomini son caramelle
Che se guardi bene gli uomini son caramelle
Che se guardi bene gli uomini son caramelle

#20 I brevetti della cosa


  • Pignatta di cartone pieghevole e autoespandibile

Piñata per feste in pannelli in cartone
Inventori: Irma Elizabeth Anzaldua Orozco, Raul Gerardo Anzaldua Orozco
Anno di pubblicazione: 2002
Numero di riferimento istituzionale: WO2002016002A1

Pentolaccia per feste con meccanismo che la rende riutilizzabile
Inventore: Javier Guzman
Anno di pubblicazione: 2013
Numero di riferimento istituzionale: US20130337721A1
  • Piñata parlante

Pentolaccia interattiva
Inventore: Octavio Valencia
Anno di pubblicazione: 2014
Numero di riferimento istituzionale: US8678872B1
  • Pentola di argilla per piano cottura a induzione

Inventore: 阳纪香
Anno di pubblicazione: 2016
Numero di riferimento istituzionale: CN105395035A

giovedì 14 novembre 2019

#19 La cosa nell'Arte


  • Opere pittoriche
Vincent van Gogh
Natura morta con cappello di paglia
1881
Museo Kröller-Müller

La pentola di terracotta, con un cucchiaio al suo interno, appare tra i soggetti principali dell'opera.



Immagine tratta da art-wallpaper.com
Francesco Paolo Palizzi
Frutti di mare con limoni
1853 circa
Collezione privata

La pignatta sorregge un piatto contenente un polpo nel dipinto raffigurante svariati molluschi.




Immagine tratta da vastogallery.blogspot.com



Simon Luttichuys
Still life
1649
Holländska mästare i svensk ägo (exh. Nationalmuseum, Stockholm, 1967), no. 93

Una versione in acciaio della pignatta è raffigurata rovesciata su un tavolo, insieme ad un piatto di noci, un bicchiere di birra, del pane e un panno bianco, a simboleggiare i resti di uno spuntino.




Immagine tratta da frenchandcompanyart.com




  • Opere in ceramica

Autore sconosciuto
Lebes gamikos
Circa 320 a.C.
Museo Archeologico di Milano

Il lebes gamikos è un oggetto in ceramica della tradizione greca, utilizzato durante il rito nuziale, dotato di due manici, un coperchio e un corpo panciuto la cui forma ricorda quella della pignatta in terracotta.









Immagine tratta da museoarcheologicomilano.it
Autore sconosciuto, coperchio mancante
Lebes gamikos
340-320 a.C.
Metropolitan Museum of Art, NY













Immagine tratta da metmuseum.org

#18 In cucina


La pignatta di terracotta è ampiamente utilizzata in cucina, principalmente per la preparazione di piatti tipici o per la cottura dei legumi.
  • Agnello alla pignatta o "cutturid"
Immagine tratta da blog.giallozafferano.it

Piatto tipico della tradizione calabrese, pugliese e abruzzese a base di agnello, verdure e cipolle (la ricetta).
  • Legumi in pignatta
Immagine tratta da pinterest.it

La pignatta è usata per cuocere legumi quali fagioli, ceci e lenticchie, sfruttando solitamente il calore generato dal fuoco che scoppietta nel camino.
  • Polpo alla pignatta
Immagine tratta da pinterest.it

Il cosiddetto purpu alla pignata è un'antica ricetta pugliese che prevede che il polpo sia cotto nelle pentole di terracotta.

venerdì 8 novembre 2019

#16 La mappa concettuale


#15 L'evoluzione futura della cosa

Uno sviluppo innovativo nel futuro della cosa: determinazione dei valori nutrizionali


Immagine tratta da pinterest.it

Un futuro utilizzo della pignatta in terracotta potrà prevedere il rilevamento, tramite appositi sensori, dei valori nutrizionali quali proteine, grassi, carboidrati e vitamine degli alimenti cotti al suo interno (al termine della cottura).

lunedì 4 novembre 2019

#14 La cosa come simbolo

Il simbolismo legato alla pignatta spazia in campi molto diversi tra loro.

La pignatta come simbolo religioso




I sacerdoti aztechi collocavano in un tempio una pignatta in argilla contenente piccoli tesori che, simbolicamente, cadevano ai piedi delle divinità quando il recipiente veniva rotto e rappresentavano i doni della comunità agli dei, in particolare al dio della guerra.

Immagine tratta da sapere.it


Per i frati missionari la pignatta decorata, che veniva colpita con un bastone fino alla sua rottura, rappresentava Satana, il male, che andava distrutto. Era spesso costituita da 7 coni rappresentanti i 7 vizi capitali e riempita di dolciumi e frutta, simbolo delle tentazioni.




                                                              Immagine tratta da farwest.it
La pignatta nei marchi

                                                          Immagine tratta da Google Images
Ritroviamo una pentola che ricorda una pignatta in terracotta nel logo di una famosa azienda produttrice di utensili da cucina.

La pignatta come simbolo di prosperità e festa

In passato la pignatta era usata per cuocere alimenti poveri; tuttavia essi sono oggi consumati nei giorni di festa, a Serrata e più in generale in Calabria, ma anche nelle regioni limitrofe.
In Basilicata, in occasione della festa di Santa Lucia, il grano è cotto nelle pignatte, simbolo di prosperità, felicità e ricche feste.

lunedì 28 ottobre 2019

#12 I materiali della cosa


  • Argilla: usata dalla civiltà Maya e dagli antichi Aztechi per la realizzazione di pignatte impiegate nelle celebrazioni sacre.
  • Terracotta: materiale che costituisce le pignatte moderne (esempio: pignatta serratese).
  • Acciaio: utilizzato per la realizzazione di particolari pignatte adoperate per la cottura di cibi diversi dai legumi (esempio pignatta acciaio inox).
  • Cartone/carta crespa: materiali impiegati nella costruzione della pentolaccia piñata e delle pignatte usate in Cina in occasione del capodanno.
  • Ceramica

domenica 27 ottobre 2019

#11 La tassonomia della cosa

L'evoluzione della pignatta




  1. La pignatta maya, in argilla, era usata in un gioco in cui i partecipanti, bendati, dovevano colpire l'oggetto appeso a una fune.
  2. La pignatta azteca, anch'essa in argilla, veniva ornata di piume colorate, riempita di piccoli tesori e posta in un tempio: una volta rotta, i doni cadevano simbolicamente ai piedi degli dei.
  3. La pignatta oggi.
  4. La piñata o pentolaccia che anima le feste e, riempita di caramelle e dolciumi, viene colpita con un bastone fin quando non si rompe, così come avveniva nella tradizione maya e azteca.
La forma della pignatta
Immagini tratte da Google Images

mercoledì 23 ottobre 2019

#10 I proverbi della cosa

I proverbi legati alla parola pignatta


  •  Al suono si riconosce la pignatta.
  • Pignatta vuota e boccale asciutto, guasta il tutto.
  • Chi è vicino alla pignatta, mangia la minestra calda.
  • A pignatta che bolle, non s'avvicinano mosche.
  • I guai da pignata i sapi a cucchiara.
Traduzione dal dialetto calabrese:
"I guai della pentola li sa il cucchiaio".

  • Quannu a pasta è nta pignata, cci voli a taula cunzata.
Traduzione dal dialetto siciliano:
"Quando la pasta è in pentola la tavola deve essere apparecchiata".

  • A pignata ‘n comuni non vugghi mai.
Traduzione dal dialetto siciliano:
"La pentola in comune non bolle mai".

  • Su qui est intro de sa padedda non l'ischit si no sa trudda.
Traduzione dalla lingua sarda:
"Quello che è dentro la pignatta, non si conosce se non si rimesta".

martedì 22 ottobre 2019

#09 I nomi della cosa

La pignatta in altre lingue

Italiano                                  Pignatta
Dialetto calabrese                Pignata
Lingua sarda                         Padedda
Inglese                                   Pot
Spagnolo                               Piñata, olla
Tedesco                                 Kochtopf
Francese                                Pot, cocotte
Portoghese                            Pinhata

lunedì 21 ottobre 2019

#08 La pignatta

La pignatta è uno strumento di origine antica: esistono reperti risalenti al neolitico che testimoniano come le pentole in terracotta furono i primi oggetti usati per cucinare. Anche antiche popolazioni, quella indigena del Messico o quella azteca, celebravano le divinità rompendo una pignatta di terracotta riempita di piccoli tesori. Questa pentola dalla forma che ricorda quella di una pigna è una delle cose che caratterizza il luogo da me scelto, Serrata. Il suo utilizzo non si limita al passato: è usata ancora oggi per la cottura dei cibi, come oggetto d'arredamento o come semplice souvenir.
Da qui il motivo della mia scelta: si tratta di uno strumento, simbolo della tradizione serratese, la cui storia ha origine in tempi remoti e che trova ampio spazio di utilizzo anche al giorno d'oggi.

#07 Il film

"Il Complesso di Giona"
cortometraggio di Mariano Monea.

Il Complesso di Giona, diretto e realizzato da un giovane autore di origine calabrese, Mariano Monea (L'autore), è un cortometraggio ambientato e girato a Serrata, presentato all'Asolo Art Film Festival (Film in concorso).

domenica 20 ottobre 2019

#06 Il nome

ETIMOLOGIA

Il nome Serrata deriva dalla natura del luogo, serrato, chiuso dalle acque.
Serrata è infatti circondata dal fiume Mesima e da alcuni suoi affluenti: Custo e Marepotamo.
Il nome del luogo risale 
al 1091, anno in cui in un decreto del Conte Ruggero d’Altavilla, col quale veniva fatta una donazione alla Badia della SS. Trinità di Mileto, troviamo le parole "[...] Serlo vero meus nepos dedit in Serrato septem villanos et in Surrito Ecclesiam cum vinea".

"È citata per la prima volta in un diploma del gran conte Ruggiero, della fine del secolo XI, a proposito della cessione di alcuni beni in favore della badia di Mileto. Il toponimo si confronta con l’omonimo termine italiano, avente il significato di ‘chiusura, chiusa delle acque’." (Fonte: http://www.italiapedia.it/comune-di-serrata_Storia-080-087 )

martedì 15 ottobre 2019

#05 Il mito

La "pietra di Liso"

Serrata, comune della città metropolitana di Reggio Calabria, è un piccolo paese situato tra il fiume Marepotamo, che scorre a valle, e il Monte Liso. Tra i vari miti che riguardano la cittadina vi è quello della cosiddetta "pietra di Liso".


Si tratta probabilmente di un frammento di asteroide, caduto in epoca remota, a cui la popolazione locale ha attribuito origini mitologiche. Secondo la leggenda, molti secoli fa vi fu un periodo durante il quale gli abitanti di Serrata vivevano nei vizi e nel peccato e le loro azioni erano guidate solo da malvagità ed egoismo. Una maga inclemente fu inviata a distruggere il paese con un enorme masso, ma giunta sul Monte Liso, dal quale avrebbe dovuto scagliare la pietra, un essere angelico (la Madonna, secondo alcune versioni) la aiutò a poggiare il monolito sul terreno, affinchè potesse riposarsi. Depositata l'enorme pietra, la figura angelica fece in modo che la maga non riuscisse più a sollevarlo, salvando Serrata dalla distruzione.

#04 Citazione

"[...] aveva condotto per quasi cinquant'anni il mulino ad acqua detto del Passo, ubicato in fondo alla valle del fiume Custo, nel punto in cui un ponticello di legno univa le due sponde sulle quali passava l'impervia mulattiera che collegava Serrata, il loro paese natale, alla vicina Candidoni, e quindi a Laureana di Borrello."

Francesco Fiumara, Il mulino del Passo - Avamposto socialista in Calabria, Cosenza: Pellegrini, 2014, pagina 1.

venerdì 11 ottobre 2019

#03 "Il mulino del Passo"

IL LIBRO



"Il mulino del passo - Avamposto socialista in Calabria" di Francesco Fiumara, edito da Luigi Pellegrini Editore, narra le vicende storiche, umane e politiche che interessarono la popolazione di Serrata durante anni di grandi cambiamenti sociali. In particolare, i ricordi dei personaggi del racconto sono legati ad un edificio emblema della cittadina, il mulino del Passo per l'appunto. 
"Oggi, dell’edificio del mulino del Passo non rimangono che pochi ruderi ricoperti dalla vegetazione pressoché irraggiungibili. L’unica traccia visibile della sua esistenza è una piccola chiazza biancastra su una foto aerea di Google Earth, alle coordinate lat. 38°30'35.98"N e long. 16°5'43.78"E, in un canalone fra due piccoli paesi della provincia calabrese."
Fine ultimo del racconto è quello di preservare la memoria di un paese che è stato, in passato, carente di fonti economiche, ma ricco di ideali.

#02 Le cose


LE NACATOLE


Le "nacatole" calabresi sono un dolce tipico di Natale dall'inconfondibile sapore di anice. Nate originariamente a Locri (RC), sono oggi prodotte quasi esclusivamente nel territorio della provincia di Reggio Calabria.
Sebbene in passato fossero preparate dalle famiglie serratesi in occasione delle festività più importanti o eventi quali un matrimonio, attualmente possono essere acquistate nelle pasticcerie locali durante tutto l'anno.

Fonte foto: Pinterest

LA PIGNATTA


La pignatta, il cui nome deriva dal latino pinea, "di pino", per la somiglianza di forma con una pigna, è un antico strumento di terracotta utilizzato in passato per la cottura di legumi quali fagioli, ceci e lenticchie. Il suo uso è largamente diffuso anche in epoca attuale: ogni famiglia ne possiede almeno una.










IL SANTINO DI SAN PANTALEONE


Pantaleone (in greco antico: Παντελεήμων, Panteleémōn) nato a Nicomedia, antica città dell'Anatolia, il 27 luglio 305, era un medico cristiano che subì il martirio durante le persecuzioni di Diocleziano: patrono dei medici (insieme ai santi Cosma e Damiano) e delle ostetriche.
Protettore di Serrata, ne viene celebrata la memoria ogni 27 luglio con festeggiamenti religiosi e popolari. In occasione di tale celebrazione, vengono distribuite le immaginette tascabili, i santini, raffiguranti la statua del santo conservata nella chiesa del paese, intitolata al martire.

giovedì 10 ottobre 2019

#01 Serrata

                                                                    Immagine tratta da Google Maps

Serrata è un comune italiano di 810 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria, in Calabria. Si estende per 22,06 km² e si trova ad un'altitudine di 283 m s.l.m.

Coordinate geografiche: 38°30'44.3'' N  16°06'02.6'' E.

#33 La sintesi finale

La descrizione di un oggetto inizia dai suoi  nomi , che lo rappresentano e lo definiscono ( nuvola dei nomi ), e dalla definizione della su...