La descrizione di un oggetto inizia dai suoi nomi, che lo rappresentano e lo definiscono (nuvola dei nomi), e dalla definizione della sua evoluzione, delle forme, della tassonomia e della sua anatomia.
Da ciò è iniziata anche la mia descrizione della pignatta in tutte le sue sfaccettature.
Ho definito le specifiche di progetto di un museo (immaginario) della pignatta, nel quale ho ipotizzato una suddivisione delle sale basata sulle suddette categorie e ho immaginato di dedicare anche dello spazio alla dimensione dei materiali, che non si ferma alle diverse strutture e composizioni che la pignatta può assumere, ma è strettamente connessa alla scienza e la tecnica della cosa, che analizza il materiale che costituisce la pignatta dal punto di vista chimico-fisico, ne descrive le caratteristiche meccaniche e i processi di produzione.
La pignatta, la cui comparsa nella vita dell'uomo risale ad un'epoca remota, come testimoniano i reperti appartenenti al neolitico, potrebbe sembrare un oggetto ordinario, presente nelle nostre case come mero strumento di cottura, ma in seguito ad un'attenta ricerca ho individuato i legami con dimensioni che potrebbero sembrare totalmente sconnesse, ma che invece sono intrinsecamente correlate alla "cosa".
In primo luogo, i legami della pignatta con l'arte sono innumerevoli: spaziano dalla musica alle opere pittoriche e ceramiche, passando per i fumetti e le pellicole cinematografiche. Non manca la presenza della cosa nei francobolli di culture e Paesi diversi.
In letteratura, la pignatta è citata in celebri opere, per esempio nel romanzo di Miguel de Cervantes Saavedra, Don Chisciotte della Mancia.
Numerosi sono anche i proverbi, legati perlopiù al mondo della cucina: la pignatta è infatti usata per la realizzazione di piatti e ricette di varie regioni.
Non mancano i collegamenti con le dimensioni più fantasiose e inaspettate: il legame tra la pignatta e i numeri (per esempio nella smorfia napoletana), le azioni (i verbi propri della cosa), lo spot in cui ho identificato un protagonista, senza tralasciare il simbolismo, inteso come significato religioso, ma anche presenza della "cosa" nei marchi di importanti aziende.
Passato e futuro sono rappresentati dai brevetti, sia "tradizionali" che innovativi, e l'evoluzione che ho immaginato per la pignatta, secondo una personale visione fantascientifica.
Nel blog è poi presente una mappa concettuale che collega tra loro le idee, le categorie concettuali, connesse alla pignatta. Vi è infine un abbecedario che ad ogni lettera dell'alfabeto associa delle parole o nomi (marchi, inventori, materiali) che cercano di coprire tutte le dimensioni della cosa.
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