- Argilla: usata dalla civiltà Maya e dagli antichi Aztechi per la realizzazione di pignatte impiegate nelle celebrazioni sacre.
- Terracotta: materiale che costituisce le pignatte moderne (esempio: pignatta serratese).
- Acciaio: utilizzato per la realizzazione di particolari pignatte adoperate per la cottura di cibi diversi dai legumi (esempio pignatta acciaio inox).
- Cartone/carta crespa: materiali impiegati nella costruzione della pentolaccia o piñata e delle pignatte usate in Cina in occasione del capodanno.
- Ceramica
lunedì 28 ottobre 2019
#12 I materiali della cosa
domenica 27 ottobre 2019
#11 La tassonomia della cosa
L'evoluzione della pignatta
- La pignatta maya, in argilla, era usata in un gioco in cui i partecipanti, bendati, dovevano colpire l'oggetto appeso a una fune.
- La pignatta azteca, anch'essa in argilla, veniva ornata di piume colorate, riempita di piccoli tesori e posta in un tempio: una volta rotta, i doni cadevano simbolicamente ai piedi degli dei.
- La pignatta oggi.
- La piñata o pentolaccia che anima le feste e, riempita di caramelle e dolciumi, viene colpita con un bastone fin quando non si rompe, così come avveniva nella tradizione maya e azteca.
Immagini tratte da Google Images
mercoledì 23 ottobre 2019
#10 I proverbi della cosa
I proverbi legati alla parola pignatta
"I guai della pentola li sa il cucchiaio".
"Quando la pasta è in pentola la tavola deve essere apparecchiata".
"La pentola in comune non bolle mai".
"Quello che è dentro la pignatta, non si conosce se non si rimesta".
- Al suono si riconosce la pignatta.
- Pignatta vuota e boccale asciutto, guasta il tutto.
- Chi è vicino alla pignatta, mangia la minestra calda.
- A pignatta che bolle, non s'avvicinano mosche.
- I guai da pignata i sapi a cucchiara.
"I guai della pentola li sa il cucchiaio".
- Quannu a pasta è nta pignata, cci voli a taula cunzata.
"Quando la pasta è in pentola la tavola deve essere apparecchiata".
- A pignata ‘n comuni non vugghi mai.
"La pentola in comune non bolle mai".
- Su qui est intro de sa padedda non l'ischit si no sa trudda.
"Quello che è dentro la pignatta, non si conosce se non si rimesta".
martedì 22 ottobre 2019
#09 I nomi della cosa
La pignatta in altre lingue
Italiano Pignatta
Dialetto calabrese Pignata
Lingua sarda Padedda
Inglese Pot
Spagnolo Piñata, olla
Tedesco Kochtopf
Francese Pot, cocotte
Portoghese Pinhata
Italiano Pignatta
Dialetto calabrese Pignata
Lingua sarda Padedda
Inglese Pot
Spagnolo Piñata, olla
Tedesco Kochtopf
Francese Pot, cocotte
Portoghese Pinhata
lunedì 21 ottobre 2019
#08 La pignatta
La pignatta è uno strumento di origine antica: esistono reperti risalenti al neolitico che testimoniano come le pentole in terracotta furono i primi oggetti usati per cucinare. Anche antiche popolazioni, quella indigena del Messico o quella azteca, celebravano le divinità rompendo una pignatta di terracotta riempita di piccoli tesori. Questa pentola dalla forma che ricorda quella di una pigna è una delle cose che caratterizza il luogo da me scelto, Serrata. Il suo utilizzo non si limita al passato: è usata ancora oggi per la cottura dei cibi, come oggetto d'arredamento o come semplice souvenir.
Da qui il motivo della mia scelta: si tratta di uno strumento, simbolo della tradizione serratese, la cui storia ha origine in tempi remoti e che trova ampio spazio di utilizzo anche al giorno d'oggi.
Da qui il motivo della mia scelta: si tratta di uno strumento, simbolo della tradizione serratese, la cui storia ha origine in tempi remoti e che trova ampio spazio di utilizzo anche al giorno d'oggi.
#07 Il film
"Il Complesso di Giona"
cortometraggio di Mariano Monea.
Il Complesso di Giona, diretto e realizzato da un giovane autore di origine calabrese, Mariano Monea (L'autore), è un cortometraggio ambientato e girato a Serrata, presentato all'Asolo Art Film Festival (Film in concorso).
cortometraggio di Mariano Monea.
Il Complesso di Giona, diretto e realizzato da un giovane autore di origine calabrese, Mariano Monea (L'autore), è un cortometraggio ambientato e girato a Serrata, presentato all'Asolo Art Film Festival (Film in concorso).
domenica 20 ottobre 2019
#06 Il nome
ETIMOLOGIA
Il nome Serrata deriva dalla natura del luogo, serrato, chiuso dalle acque.
Serrata è infatti circondata dal fiume Mesima e da alcuni suoi affluenti: Custo e Marepotamo.
Il nome del luogo risale al 1091, anno in cui in un decreto del Conte Ruggero d’Altavilla, col quale veniva fatta una donazione alla Badia della SS. Trinità di Mileto, troviamo le parole "[...] Serlo vero meus nepos dedit in Serrato septem villanos et in Surrito Ecclesiam cum vinea".
"È citata per la prima volta in un diploma del gran conte Ruggiero, della fine del secolo XI, a proposito della cessione di alcuni beni in favore della badia di Mileto. Il toponimo si confronta con l’omonimo termine italiano, avente il significato di ‘chiusura, chiusa delle acque’." (Fonte: http://www.italiapedia.it/comune-di-serrata_Storia-080-087 )
Il nome Serrata deriva dalla natura del luogo, serrato, chiuso dalle acque.
Serrata è infatti circondata dal fiume Mesima e da alcuni suoi affluenti: Custo e Marepotamo.
Il nome del luogo risale al 1091, anno in cui in un decreto del Conte Ruggero d’Altavilla, col quale veniva fatta una donazione alla Badia della SS. Trinità di Mileto, troviamo le parole "[...] Serlo vero meus nepos dedit in Serrato septem villanos et in Surrito Ecclesiam cum vinea".
"È citata per la prima volta in un diploma del gran conte Ruggiero, della fine del secolo XI, a proposito della cessione di alcuni beni in favore della badia di Mileto. Il toponimo si confronta con l’omonimo termine italiano, avente il significato di ‘chiusura, chiusa delle acque’." (Fonte: http://www.italiapedia.it/comune-di-serrata_Storia-080-087 )
martedì 15 ottobre 2019
#05 Il mito
La "pietra di Liso"
Serrata, comune della città metropolitana di Reggio Calabria, è un piccolo paese situato tra il fiume Marepotamo, che scorre a valle, e il Monte Liso. Tra i vari miti che riguardano la cittadina vi è quello della cosiddetta "pietra di Liso".
Si tratta probabilmente di un frammento di asteroide, caduto in epoca remota, a cui la popolazione locale ha attribuito origini mitologiche. Secondo la leggenda, molti secoli fa vi fu un periodo durante il quale gli abitanti di Serrata vivevano nei vizi e nel peccato e le loro azioni erano guidate solo da malvagità ed egoismo. Una maga inclemente fu inviata a distruggere il paese con un enorme masso, ma giunta sul Monte Liso, dal quale avrebbe dovuto scagliare la pietra, un essere angelico (la Madonna, secondo alcune versioni) la aiutò a poggiare il monolito sul terreno, affinchè potesse riposarsi. Depositata l'enorme pietra, la figura angelica fece in modo che la maga non riuscisse più a sollevarlo, salvando Serrata dalla distruzione.
Serrata, comune della città metropolitana di Reggio Calabria, è un piccolo paese situato tra il fiume Marepotamo, che scorre a valle, e il Monte Liso. Tra i vari miti che riguardano la cittadina vi è quello della cosiddetta "pietra di Liso".
#04 Citazione
"[...] aveva condotto per quasi cinquant'anni il mulino ad acqua detto del Passo, ubicato in fondo alla valle del fiume Custo, nel punto in cui un ponticello di legno univa le due sponde sulle quali passava l'impervia mulattiera che collegava Serrata, il loro paese natale, alla vicina Candidoni, e quindi a Laureana di Borrello."
Francesco Fiumara, Il mulino del Passo - Avamposto socialista in Calabria, Cosenza: Pellegrini, 2014, pagina 1.
Francesco Fiumara, Il mulino del Passo - Avamposto socialista in Calabria, Cosenza: Pellegrini, 2014, pagina 1.
venerdì 11 ottobre 2019
#03 "Il mulino del Passo"
IL LIBRO
"Il mulino del passo - Avamposto socialista in Calabria" di Francesco Fiumara, edito da Luigi Pellegrini Editore, narra le vicende storiche, umane e politiche che interessarono la popolazione di Serrata durante anni di grandi cambiamenti sociali. In particolare, i ricordi dei personaggi del racconto sono legati ad un edificio emblema della cittadina, il mulino del Passo per l'appunto.
"Oggi, dell’edificio del mulino del Passo non rimangono che pochi ruderi ricoperti dalla vegetazione pressoché irraggiungibili. L’unica traccia visibile della sua esistenza è una piccola chiazza biancastra su una foto aerea di Google Earth, alle coordinate lat. 38°30'35.98"N e long. 16°5'43.78"E, in un canalone fra due piccoli paesi della provincia calabrese."
Fine ultimo del racconto è quello di preservare la memoria di un paese che è stato, in passato, carente di fonti economiche, ma ricco di ideali.
"Il mulino del passo - Avamposto socialista in Calabria" di Francesco Fiumara, edito da Luigi Pellegrini Editore, narra le vicende storiche, umane e politiche che interessarono la popolazione di Serrata durante anni di grandi cambiamenti sociali. In particolare, i ricordi dei personaggi del racconto sono legati ad un edificio emblema della cittadina, il mulino del Passo per l'appunto.
"Oggi, dell’edificio del mulino del Passo non rimangono che pochi ruderi ricoperti dalla vegetazione pressoché irraggiungibili. L’unica traccia visibile della sua esistenza è una piccola chiazza biancastra su una foto aerea di Google Earth, alle coordinate lat. 38°30'35.98"N e long. 16°5'43.78"E, in un canalone fra due piccoli paesi della provincia calabrese."
Fine ultimo del racconto è quello di preservare la memoria di un paese che è stato, in passato, carente di fonti economiche, ma ricco di ideali.
#02 Le cose
LE NACATOLE
Le "nacatole" calabresi sono un dolce tipico di Natale dall'inconfondibile sapore di anice. Nate originariamente a Locri (RC), sono oggi prodotte quasi esclusivamente nel territorio della provincia di Reggio Calabria.
Sebbene in passato fossero preparate dalle famiglie serratesi in occasione delle festività più importanti o eventi quali un matrimonio, attualmente possono essere acquistate nelle pasticcerie locali durante tutto l'anno.
Fonte foto: Pinterest
LA PIGNATTA
La pignatta, il cui nome deriva dal latino pinea, "di pino", per la somiglianza di forma con una pigna, è un antico strumento di terracotta utilizzato in passato per la cottura di legumi quali fagioli, ceci e lenticchie. Il suo uso è largamente diffuso anche in epoca attuale: ogni famiglia ne possiede almeno una.
IL SANTINO DI SAN PANTALEONE
Pantaleone (in greco antico: Παντελεήμων, Panteleémōn) nato a Nicomedia, antica città dell'Anatolia, il 27 luglio 305, era un medico cristiano che subì il martirio durante le persecuzioni di Diocleziano: patrono dei medici (insieme ai santi Cosma e Damiano) e delle ostetriche.
Protettore di Serrata, ne viene celebrata la memoria ogni 27 luglio con festeggiamenti religiosi e popolari. In occasione di tale celebrazione, vengono distribuite le immaginette tascabili, i santini, raffiguranti la statua del santo conservata nella chiesa del paese, intitolata al martire.
giovedì 10 ottobre 2019
#01 Serrata
Immagine tratta da Google Maps
Serrata è un comune italiano di 810 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria, in Calabria. Si estende per 22,06 km² e si trova ad un'altitudine di 283 m s.l.m.
Coordinate geografiche: 38°30'44.3'' N 16°06'02.6'' E.
Serrata è un comune italiano di 810 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria, in Calabria. Si estende per 22,06 km² e si trova ad un'altitudine di 283 m s.l.m.
Coordinate geografiche: 38°30'44.3'' N 16°06'02.6'' E.
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#33 La sintesi finale
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